
Tutti noi abbiamo tanti sogni nel cassetto, molto spesso spaiati come i calzini, difficili da mettere insieme. Altre volte i nostri sogni sono più degli obiettivi di vita, qualcosa che è alla nostra portata e su cui investiamo tempo e speranze. Ma molto spesso è complesso tracciare una linea tra sogno e realtà, capire fin dove la nostra ambizione si può spingere, lo è per tutti, anche i ragazzi del “Centro Gli Aquiloni”.
L’associazione “Centro Gli Aquiloni” nasce nel 2016 dal sogno di una mamma, la presidentessa Maria Paola Bettega che, con l’aiuto di Francesca Berutti (Vicepresidente) e delle altre famiglie, ha cercato di costruire proposte e possibilità sul territorio della Val Tanaro per suo figlio e altri bambini con disabilità o con diagnosi di disturbo dello spettro autistico.
Fin dalla sua nascita, Francesca Cavedoni ha contribuito alla crescita dell’associazione e, ancora oggi, si occupa dei ragazzi del centro. Col passare degli anni, conoscendoli sempre di più e imparando ad ascoltarli, Francesca si è resa conto che i propositi di vita dei suoi “aquiloni” spesso sono più simili ai nostri di quello che ci immaginiamo. “A volte parlo con i ragazzi dei loro obiettivi, ma alcuni di questi sono troppo difficili da realizzare, per vari motivi. A volte, invece, sono realistici e raggiungibili ma loro non li esprimono in modo chiaro o sembrano non sapere da dove iniziare”, ci racconta.
Da qui l’idea di realizzare un progetto dedicato ai sogni e traguardi in modo divertente e giocoso, per prendere consapevolezza ma anche per iniziare ad immaginare e mettere in pratica le azioni necessarie per rendere possibili i propri desideri. Le idee di Francesca si sono concretizzate in una sorta di lungometraggio di oltre 40 minuti realizzato dall’associazione Centro gli Aquiloni all’interno del progetto “In Scena”, che a sua volta fa parte del progetto “On Air” gestito dal Comune di Garessio e finanziato dalla Fondazione CRC di Cuneo.
La regia è stata affidata alla compagnia teatrale garessina “La Voce del Marino” e, in particolare a Manuela Sciandra, Elisa Sciandra e Anna Ferraris.
“La loro guida è stata fantastica”, ci racconta Francesca “…sono entrate in associazione in punta di piedi, con umiltà, ma anche con tante idee e propositività. Manuela inizialmente era titubante, aveva paura di non essere capace dato che con la disabilità non aveva mai lavorato. Invece, alla fine, è uscito un risultato che nessuno si aspettava e tutti hanno imparato tanto da tutti”.
A gestire la realizzazione, le riprese e il montaggio, gli operatori del centro: Irene Pedrazzi (Educatrice), Arianna Olivieri (Educatrice) e Marilena Cavalli (Operatrice sociosanitaria). Questa fantastica equipe ha seguito tutto il progetto con impegno e precisione e ha accompagnato i ragazzi nella presa di consapevolezza dei propri desideri.
Ma i veri protagonisti del film sono “gli aquiloni”: Luca, Gaia, Carlo, Davide, Federica e Giacomo, sei ragazzi tra i quindici e i ventisei anni che hanno deciso di partecipare con entusiasmo alla messa in scena delle loro aspirazioni. La redazione del Garessino ha avuto il piacere di intervistarli uno ad uno, e ciò che è emerso da questo piacevole incontro è l’impressione che si avrebbe chiacchierando con un qualunque adolescente: tante idee e poche certezze, un futuro davanti.

Prendiamo ad esempio Luca: a lui piace fare sport e stare con gli amici e sogna un giorno di potersi sposare con la sua fidanzata Gaia. Lei invece ama stare con i suoi coetanei e le cose semplici, anche andare a fare la spesa, e, insieme a Luca, condivide un obiettivo di indipendenza e di amore. Poi c’è Carlo, il più giovane del gruppo. Nel suo tempo libero gioca a Fifa e ama stare in giro. Come tutti i teenager vorrebbe crescere in fretta e poter uscire da solo, andare a mangiare una pizza con gli amici e, perché no, finire la serata al bowling. Il suo sogno? Allestire una casa su un van e fare il giro del mondo!
A Davide piace cucinare e il suo più grande proposito è diventare un pizzaiolo provetto. Ci sta lavorando e, piano piano, il suo sogno diventerà realtà. Giacomo invece ha il ritmo nel sangue, a lui piace il rumore. Certo, in un’altra vita avrebbe voluto fare la rock-star, ma per ora si accontenta di suonare le percussioni.
E poi c’è Federica, che un giorno sarà un’estetista. Tra qualche anno vorrebbe anche avere un bambino… senza rinunciare alla sua vita sociale però! (Alla domanda: “Quando vai a ballare dove lo lasci il bambino?”, ha scherzato: “Con il papà, no?”).
Insomma, forse proprio grazie al fantastico lavoro degli operatori, ormai “gli aquiloni” sembrano avere le idee chiare su quali sono i loro desideri, molto spesso simili ai giovani di ogni epoca: viaggiare, sposarsi, imparare un mestiere. E i loro sogni? Beh… potrete venire a scoprirli nella sala del Cinema Excelsior di Garessio dove sarà proiettato il filmato, giovedì 8 agosto alle ore 21.
Il “Centro Gli Aquiloni” e la redazione de “Il Garessino” ringraziano Annamaria Bertone e i volontari del cinema di Garessio per la loro disponibilità e si augurano che tante persone possano venire a vederlo. Anche perché anche l’associazione ha un obiettivo, che spera non resti soltanto un sogno. Un traguardo così difficile da tagliare, che può concretizzarsi soltanto grazie al sostegno delle persone, ovvero l’Inclusione, quella con la “i” maiuscola.

Articolo Scritto da Lia Colombo