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Fritto è buono tutto, ma le foglie di salvia di più

- 07/06/2024

Ebbene si, lo ammetto, vi ho guardato negli orti, passeggiando per le vie del paese, girando per le periferie durante qualche camminata assieme all’amico di sempre: si chiacchiera, ma nel frattempo, non riesco a farne a meno, la mia fantasia mi fa vedere cotte le cose che vedo ancora attaccate alla pianta. Deve essere colpa del mio costante e imperituro senso di fame latente.
Quindi, qualche giorno fa sento un profumo inconfondibile, mi giro e in angolo di un bel giardino vedo un cespuglio di salvia con delle foglie belle grandi, succose. Mi sono reso conto che mi era partita la salivazione a livello di perdita della dignità e ho cercato di porre un rimedio quanto prima.
Sono tornato a casa, ho preso dalla mia pianta di salvia una trentina di foglie ben sviluppate e sono corso in cucina. Le ho lavate ed asciugate strabene!
Ho preparato una pastella mescolando con una frusta e un pochino di pazienza farina 00, birra buona e freddissima e una pizzicata di sale. Una volta che il composto è risultato completamente privo di grumi, con la consistenza della panna liquida, ho messo a scaldare l’olio. E qui si potrebbe aprire un dibattito sull’olio più giusto da usare per la frittura. Dal punto di vista della nostra salute, il top sarebbe usare olio extravergine, magari un taggiasco delicato (ma ci costerebbe un occhio della testa), oppure un olio di semi estratto a freddo. Quest’ultimo è praticamente introvabile, se non con prezzi incredibili, nella grande distribuzione. Io credo che, se non si frigge ogni momento, si possa usare anche un olio di semi alto oleico, che ha un punto di fumo più alto di quello “normale” e consente di friggere più in fretta a temperature più alte, senza bruciarlo.
Ad ogni modo, olio ben caldo, qualche goccia di pastella per capire quando fa le bollicine (quello è il momento di iniziare a friggere) e cominciamo a friggere 5-6 foglie pastellate (facendo colare la pastella in eccesso, deve essere un velo) per volta in modo da non abbassare troppo la temperatura dell’olio.
Una volta cotte, non devono scurirsi oltre modo, le scoliamo, asciughiamo bene rimuovendo tutto l’unto possibile, aggiungiamo un pizzico di sale e…aspettiamo solo quei pochissimi secondi durante i quali ci ustioneremmo irrimediabilmente le papille gustative per iniziare a mangiarle, mentre continuiamo a friggere altre foglie.
È una ricetta talmente semplice che mi vergogno quasi a proporla, ma chi già conosce questo prodotto meraviglioso magari proverà gioia nel rifarlo. Chi, invece, non ha mai assaggiato le foglie di salvia pastellate e fritte, deve assolutamente scoprire quanto siano deliziose.
Occhio, però, non guarderete più con gli stessi occhi i cespugli di salvia che troverete in giro!


Ingredienti per levarsi la voglia (monoporzione 😊):


30 foglie di salvia ben sviluppate
100 g farina 00
25 cc birra buona
1 pizzico di sale per la pastella
Sale q.b. per le foglie fritte

Scritto da Adriano Fedi

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