
Inizia quella (splendida) stagione dove per qualche tempo non faremo altro che vedere funghi e tartufi in tutte le pagine social di amici, ristoranti, foodblogger, amanti del cibo in genere. E pertanto, ho deciso di andare controcorrente, come una trota salmonata alla Gravera. Ma non parlerò nemmeno di pesce, andrò proprio altrove, con una ricetta che sa proprio di quella stagione dove al sole dei giardinetti ci si leva volentieri la giacca e all’ombra si vedono i primi pinguini giocare ad acchiapparella coi bambini.
Mettiamo assieme il sacro e il profano, caldo e freddo, l’occidente e l’oriente, con questo piatto che porta con sé la freschezza del pomodoro, la burrosità del cavolfiore e la sapidità della salsa di soia. E, soprattutto, usiamo tutti ingredienti che troviamo facilmente, girando tra negozi, mercati e supermercati alle nostre consuete latitudini.
Partiamo dagli ingredienti, per 4 persone:
1 cavolfiore di buone dimensioni
1 pomodoro cuore di bue (2 se piccoli)
150 g. ricotta di mucca
50 g. Parmigiano Reggiano
3 pomodori secchi sott’olio
4 cucchiai di salsa di soia
4 cucchiai di Olio extravergine di quello buono
2 cucchiai di pinoli
Origano q.b.
Sale e pepe q.b.
La semplicità di questa ricetta è disarmante, ma ci vuole un minimo di tempo per predisporre il tutto.
Iniziamo accendendo il forno statico a 180 °C, e andiamo a tagliare 4 fette dal nostro cavolfiore, una volta privato delle foglie esterne (che non buttiamo, possiamo farci un brodo per un risotto assieme ad altri scarti, ad esempio) dello spessore di 1.5 – 2 cm. circa. Se avanza una parte di cavolo, o si staccano dei pezzetti, recuperiamo tutto, assieme alle foglie e possiamo anche fare una vellutata (aggiungendo un filo di panna, diventa una delle creme più laide e golose che ci siano!!!). Adagiamo le fette su una placca da forno, dove avremo posizionato un foglio di carta forno, le spennelliamo con olio evo da un lato e dall’altro, per poi aggiungere una bella macinata di pepe e una pizzicata di sale per lato.
Appena il forno sarà caldo, andiamo dentro per una decina di minuti, dopodiché spennelliamo entrambi i lati con la salsa di soia e riposizioniamo la placca in forno per 5-6 minuti, avendo cura di rimettere dentro le fette sul lato opposto rispetto alla cottura precedente.
In questi ultimi minuti, prendiamo il frullatore a bicchiere (se no, anche quello a immersione va bene) e mettiamo al suo interno il pomodoro privato dei semi, la ricotta (scolata da eventuale siero se confezionata), i pomodori secchi sott’olio, i pinoli, il parmigiano e aggiustiamo di sale e pepe dopo una poderosa frullata. Aggiungiamo due cucchiai di olio e diamo ancora due giri con il frullatore, sarà liscio ma non liquido, una crema liscia e, soprattutto, SARÀ STRAORDINARIAMENTE BUONA!!!
Cotto il cavolfiore e pronta la crema, si può dire che abbiamo finito, si tratta di impiattare e il mio consiglio è quello di posizionare una dose generosa di crema al pomodoro su un piatto da portata e poi adagiare sopra una fetta di cavolfiore, ultimando il piatto con un macinatina di pepe e una bella aggiunta di origano.
Se poi, approfittando di un momento di performance culinaria voleste fare un paio di varianti, ecco pronti tre suggerimenti.
Il primo riguarda la salsa: potete farla, invece che di pomodoro, di peperoni al forno. Li buttate in forno preriscaldato a 180° senza troppi complimenti, fino a che la loro pelle non sarà brunita (e anche bruciacchiata in certi punti, senza paura), girandoli di tanto in tanto. Poi li frullate al posto dei pomodori, con tutto il resto degli ingredienti pienamente confermato. La combo peperoni – cavolfiore a me, personalmente, fa uscire di testa.
Gli altri due suggerimenti sono per il condimento dei cavolfiori. Se volete mantenere l’esotico, potete sostituire la salsa di soia con quella Teriyaki, un pochino più dolce e aromatica, da volare via. Se invece avete optato per la salsa ai peperoni, suggerisco di non usare la soia in cottura (al limite potete aggiungere una pennellata di olio a metà cottura su entrambi i lati) e prepararvi un condimento fatto di acciughe dissalate sott’olio, tritate con capperi e olive, prezzemolo e una bella dose di olio evo con qualche goccia di limone. La aggiungete una volta nel piatto, siate generosi e il risultato vi ripagherà con profumi e sapori da far rovesciare gli occhi.
Buon appetito.
Scritto da Adriano Fedi.