
Oggi niente compiti!
Sì, perché nella normalità le prime ore dopo pranzo devono essere dedicate ai compiti. Frasi da terminare, grammatica, matematica, un po’ di nozioni di storia e geografia; il tutto su libri appositamente realizzati per le vacanze, pieni di colori. Insomma niente di complicato, ma noi abbiamo altro da fare, cose più interessanti!
Ma oggi niente. Abbiamo concordato con le nonne, e l’avallo dei genitori, che recupereremo nei prossimi giorni. Oggi si va al pascolo con Elmo, su da San Mauro!
Elmo, insieme al cane Lessie, porta spesso le mucche in un prato verso la Cappella di San Mauro e qualche volta andiamo con lui. Oggi è proprio uno di quei giorni.
A cosa giochiamo quando siamo lì? Un po’ a tutto! Chiacchieriamo, guardiamo le vacche, facciamo i fischietti con un filo d’erba ed ammiriamo il lavoro di Lessie, un cane meticcio marrone, bravissimo a richiamare le bestie per indirizzarle verso casa. Lessie le circonda, gli abbaia, le spinge e le tira fino a rimetterle, tutte insieme, sulla carrareccia che costeggia la riva sinistra del ruscello e si avvia verso il paese.
Quando non c’è il pascolo, beh, per prima cosa c’è il gelato alla Pensione San Mauro, di proprietà di Celestino, padre di Silvana, nonno di Marilù, Gianni e Marco. Celestino dipinge, lavora il legno ed ha un cagnolino piccolo piccolo: Lilli. È sempre Lilli, anche quando cambia cane, che sia maschio o femmina: il cane di Celestino è sempre Lilli.
E i gelati che si comprano al bar della pensione sono sempre buoni, soprattutto se li mangiamo sui dondoli o sull’altalena posta su un piccolo spazio verde rialzato.
Un’altalena con le barre fisse, mica con le catene! Ti permette di volare altissimo, fino a toccare con la punta dei piedi i primi rami degli alberi!
Il pomeriggio avanza, sempre profumatissimo ma adesso, con il sole alto, il profumo è più caldo, più dolce.
Maschi e femmine ogni tanto si separano, ognuno fa i propri giochi poi ci si ritrova e ci si inventa qualcosa che vada bene a tutti. Magari giochiamo a “1,2,3, Stella!” contro il muro delle Colonie o scendiamo al ruscello a costruire i porti per le barchette.
Il sole incomincia a scendere verso il Colle di Casotto, le lunghissime file dei bambini delle Colonie, accompagnate dalle suore, pian piano rientrano, chissà da quali loro avventure.
Anche noi, con la nostra libertà, zigzagando in bicicletta, risaliamo lungo i “sentieri” della giornata come una musica che va calmandosi ed ogni nota sembra lasciare lo spartito per rientrare nel proprio strumento.
La Fina richiama le galline; come loro anche noi si cena presto per poi calarci nella parte più magica della giornata: l’imbrunire che conduce alla notte…
Scritto da Maurizio Gualdi